mercoledì 19 novembre 2008

Di Facebook e del Net

All'inizio era Internet, oppure solo il net. Agli albori della civiltà in rete erano prima di tutto le chat, caratterizzate da un nick name più o meno consono alla propria personalità ( che si aveva o che si avrebbe voluto avere). Vedovo girare invitanti "sottilette filanti" che poi, nella vita fuori dallo schermo, erano seriose e impeccabili proff di matematica, pure un po' freddine. Il dentro e fuori la chat, come rappresentazione del dentro e fuori lo schermo, ha creato linghi dibattiti su un nonluogo di mezzo quasi border line in certi casi, sui luoghi virtuali. In chat principalmente si andava per il fascino insostenibile di indossare un altro nome, e in qualche modo un'altra vita, pronti ( più o meno) a incontrare il mistero e l'ignoto un po' giocando a mosca cieca, e altrettanti misteriosi nick, incontri a suon di tastiera, che poi prendevano voce via telefono, immagini in pixel e fisicità in incontri talvolta deludenti, talvolta appaganti. Poi c'è stato l'avvento dei forum prima e dei blog successivamente: quasi un passo da privatizzazione dello spazio, inteso come "mettere dei confini" non tanto su quello che si dice, ma su come si dice. I blog, seppur nella maggior parte dei casi liberissimi diari personali, hanno dato sfogo, come del resto i forum, a vene di scrittura che aspettavano di esplodere e al contempo, nei confronti del ricevente della comunicazione hanno indotto una definita cernita: si frequenta un blog se l'argomento o il modo di scrivere ci interessa, oppure se conosciamo la persona. Nel blog si sceglie maggiormente, E poi arriva face book, passando per Second life. Sto prendendo confidenza con questo sistema di comunicazione via web che credo sia venuto alla ribalta in questo ultimo mese grazie soprattutto all'Onda studentesca. In realtà seppure apparentemente è un altro luogo in cui dire al mondo che ci siamo, se osservato come tipi di moto, è il contrario della chat: in chat si andava vestiti di un nick in cerca di sconosciuti, in facebook si va in genere con nome e cognome e tanto di foto alla ricerca del passato, frugando tra amici persi di vista e compagni di scuola da ritnracciare. I movimenti sono contrari: in facebook si va verso il passato per vedere come è coniugato oggi, si va più schiettamente con alcuni dati "reali" per essere rintracciati, si va sul sicuro perchè si cerca ciò che si conosce e l'allargamento dei confini è una scelta ponderata, forse, in qualche modo difende maggiormente ma si costituiscono dei gruppi di interesse, ed è questo il lato che mi ha colpito positivamente, si perseguono delle cause quasi come in second life, ma più reali forse...In chat si gioca a essere più teatranti, si cerca ciò che non si conosce, si hanno soprese, nel bene e nel male, forse si osa di più, ma si sparano anche più grosse, tuttavia in qualche modo è uno sguardo al futuro che supera le paure dell'altro...Al di là dello scherzoso titolo, il mio intervento non ha nessuna pretesa, se non quella di dare sfogo alla mia creativa curiosità: perchè mi interessa molto l'evoluzione dei luoghi di internet...per me sono un po' le città invisibili calviniane del nuovo millennio.

sabato 18 ottobre 2008

Quando il virtuale incontra il reale.

Francamente non sono una grande appassionata dei rapporti virtuali; è molto difficile che io mi affezioni a qualcuno conosciuto sul web(con le dovute eccezioni comunque...). Mi piace frequentare i forum ma non le chat ed il più delle volte il mio interesse per le persone che stanno dall'altra parte dello schermo finisce con un semplice click. Però succede anche che alcune persone siano particolarmente simpatiche o interessanti, ed allora si decide di incontrare chi abbiamo sempre chiamato con un nickname, ed è quello che è successo a me. Ieri sera ho incontrato 4 persone che ho"conosciuto"su un forum molto famoso. L'impatto? Molto positivo sin da subito, una conferma di quello che già avevo percepito di loro comunicando attraverso lo schermo. Però...c'è anche chi invece mi ha comunicato una sensazione di disagio fin dal principio. Avete mai parlato con una persona pensando"questo ha qualcosa che non va"? A me è successo e non mi sono tolta di dosso questa spiacevole sensazione per tutta la serata. Forse una leggera balbuzie, forse qualche parolaccia e doppio senso di troppo, forse qualche battuta molto infantile...fatto sta che non mi sono sentita a mio agio...e mi chiedo come una persona possa sembrare così brillante dietro uno schermo e così inquietante nella realtà(e badate bene che non parlo di aspetto estetico). E' un aggettivo troppo forte inquietante? Sarà, ma non riesco a trovarne uno più adatto di questo.

lunedì 13 ottobre 2008

Quando sai già che non te ne frega un cazzo.

Vi è mai capitato di incontrare un vecchio amico per strada, di aver parlato del più e del meno sciorinando tutte le frasi di circostanza che vi vengono in mente e di aver proseguito per la vostra strada non senza la fatidica frase"oh allora poi ci sentiamo e usciamo assieme qualche volta, magari per un caffè o un aperitivo così mi racconti un po' cosa stai facendo". Voi annuite scioccamente con la testa e già pensate" ma che cazzo me ne frega di raccontarti la mia vita e di ascoltare le novità che riguardano la tua?". Ecco, più o meno è quello che è successo a me quando grazie ad msn e al facebook ho "riallacciato"i rapporti con una vecchia amica di liceo. Incomprensioni e litigi adolescenziali a parte grazie ai nuovi strumenti di comunicazione si è deciso di incontrarci dopo circa 6 anni di silenzio totale per raccontarci un po' come siamo cresciute, cosa stiamo facendo, se siamo fidanzate/incinte/ingrassate/sposate/disoccupate ecc. Però...arrivata la fatidica settimana mi sono resa conto di non avere alcuna voglia di incontrare questa persona ma per non essere scortese ho confermato l'appuntamento e indovinate cosa è successo? E' stata lei stessa ad inventare una scusa per sviare l'incontro. Parliamoci chiaro, era una scusa bella e buona quella del salone nautico perchè obiettivamente che cazzo ci capisce una donna di barche? Niente, però in quel momento il salone nautico le è sembrata l'unica ancora di salvezza...per rimanere in ambito marittimo. Nel dubbio ha anche aggiunto che il giorno dopo sarebbe andata da Ikea(di domenica di Ikea? O sei scema o mi auguro che sia una scusa) giusto per mettere le mani avanti ed essere proprio sicura di togliersi il problema. E allora perchè abbiamo fatto finta di essere interessate l'una all'altra? Bah...donne.

martedì 7 ottobre 2008

Buon Compleanno, Silvia.

Questo potrebbe sembrare un post in cui mi faccio gli auguri da sola(cosa che comunque ho fatto la mattina del 2 ottobre di fronte allo specchio)ma in realtà vuole solo descrivere la sensazione che provo ogni anno, quando mio padre si dimentica di telefonarmi. Chi sa qualcosa di me potrebbe obiettare che la telefonata è solo una goccia in un mare di disattenzioni e dimenticanze, eppure il giorno del mio compleanno è particolarmente doloroso. Mio padre non mi fa gli auguri di compleanno da quando io ne ho memoria, non mi ha mai detto"Buon Compleanno Silvia", forse non sa nemmeno quando sono nata. Può sembrare una sciocchezza, una cosa infantile aspettare che il proprio padre mandi un sms o faccia una telefonata ma non importa. Mio padre non mi chiama da mesi, non sa come sto, non chiede di me a mia madre o a mia sorella, non sa se ho bisogno di lui. Mi passa dei soldi e basta. Mio padre pensa che basti questo per essere un buon padre. Non ha mai partecipato ad una festa di compleanno nè mia nè di mia sorella, nè mi ha mai fatto un regalo che non fossero le 50000 lire buttate sul tavolo prima di andare a letto. Però...forse ingenuamente, forse scioccamente ogni anno spero che si ricordi di farmi gli auguri, ed ogni anno fa male.
Arrivano sms da amici lontani, telefonate da mia madre e da mia sorella, auguri dai genitori di Emanuele ma non arriva mai una chiamata di mio padre. Penso che abbia ragione Freccia(chi ha visto Radiofreccia conosce la citazione) quando parlando alla radio dice- "Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre decenti con lui almeno finchè non si sta in piedi".
Io in piedi ci sto da sola, però un padre ed una madre decenti mi sarebbe piaciuto averli.

sabato 20 settembre 2008

Leggere attentamente le avvertenze

Dopo un po" di tira e molla, ho dovuto cedere di nuovo alla tentazione della "pillola anticoncezionale". Le donne si suddividono in due fazioni, fondamentalmente, quelle che "io senza pillola non vivo più" e quelle che "uh no no, io la pillola mai".
Naturalmente, io devo fare sempre la bastiana contraria, quindi alterno i due punti di vista ogni sei/otto mesi. Al momento son facente parte della prima campana ma con diritto di modifica della rotta: stavo leggendo il foglietto illustrativo della mia nuova pillola e ancora non ho deciso se questi ennesimi ormoni in compressa sono di mio gradimento oppure no.
Effetti addizionali derivati dall"assunzione del drospirenone: (chiiiiii?)
- consistenza dei capelli e della pelle migliorata (allora che è sta saggina che ho in testa? e di sti brufoletti sulla fronte ne vogliamo parlare?)
- diminuzione dell"irsutismo in quantità e rapidità di crescita (dillo ai miei polpacci...)
- compattamento mammario (ora mi spiego sti due palloni da rugby doloranti che ho da qualche giorno al posto delle tette)
- tonificazione del pavimento pelvico (e qui direi che ne avrei bisogno..)
- diminuzione del senso di fame (ma doooooove?)
- miglioramento della diuresi (ma se io piscio già come un cammello!)
- aumento del desiderio (...e vabbè, questa è vera... almeno su una alla Bayer c"han preso, toh... non togliamo i meriti)
- lieve senso di nausea (lieve... esticazzi, chissà se era intenso...)
- lieve aumento del peso corporeo (...e ora veramente chiamo lì alla Bayer e li mando a stendere tutti.....)
- lievi episodi di spotting fra una mestruazione e l"altra (pure la pubblicità in quei 28 giorni bisogna sorbirsi ora? ...che poi con sto "lievi", ormai so come regolarmi: come minimo saranno fasi emorragiche di intensità tale da render necessaria una trasfusione...)
- insonnia (e sì sì, in effetti 4 ore di sonno per notte erano un po" troppine, eh...)
- sbalzi d"umore (MA VAFFANCULO ALLORA! QUI NON HAI IL CORAGGIO DI SCRIVERE "LIEVI" EH, BAYER DI MERDA!)
- vertigini (vedere le stelline ha il suo perchè...)

Effetti collaterali gravi (rari):
- infarto
- ictus cerebrale
- embolia
- trombosi
- ulcera
...è interessante notare che alla Bayer preferiscono prima dar le notizie di merda e poi a scalare... ti preparano subito al peggio, ti danno tutto il tempo di allarmarti per bene e poi dire "ah bè però dai, magari poi alla fine è solo un"ulcera..."

Per concludere, mi sto informando su dove si tengano corsi sul "cosa fare in caso si dimentichi l"assunzione di una compressa", perchè il bugiardino recita questo ginepraio:
Dimenticanza di 1 compressa entro le 12/18 dall"orario di assunzione:
- prenda la compressa dimenticata (già mi dà del lei e mi piace...)
- inizi una scatola nuova (ma perchè?)
- assuma la pillola successiva (ma rispetto a quale? se ho la scatola nuova...)
- salti la settimana di intervallo senza trattamento (ok...)
- adotti misure contraccettive a barriera per sette giorni (...ok... eccotela, la barriera: ASTINENZA)
- termini il ciclo di pillole contando quella dimenticata (ok... "una"... contata... e mò?)
- osservi una settimana di interruzione senza trattamento (ma prima hai detto di saltarla...)
- inizi una nuova scatola (...badando bene di non dimenticarne manco una di ste pillole bastarde......)

...ora io vorrei sapere:
1. chi cazzo li scrive sti foglietti illustrativi e soprattutto che studi NON ha fatto...
2. chi li capisce e in tal caso scrivetemi pure privatamente spiegandomi tutto ciò che non ci capisco io
3. come diamine è che il termine "lieve" è così soggetto a libera interpretazione, lieve è lieve cribbio, universalmente noto come "leggero, poco intenso, appena percettibile"...
4. perchè devono infarcirli così di balle, così che dici "oooohhh ma io lo amo questo drospirenone, non è un anticoncezionale, è la mia nuova clinica della belessa... e invece no, è la fiera del grattacapo! Cosa credono, che dopo 15 giorni nessuna si accorga che passa più tempo a fissar la tazza del cesso che non al lavoro? Che non stanno spuntando due o tre peli in più ma una vera e propria sfilza di bonsai sulle chiappe addirittura?! Che pacioccarsela quattro volte al giorno non è "aumento del desiderio" ma già una vaga forma di psicosi maniaco-sessuale?

...che è sta musichetta? ...ah, la sveglia del cellulare... devo prendere la pillola.

venerdì 12 settembre 2008

Ello Chitti

Succedono cose strane, a volte. Cose alle quali non sai dare una risposta precisa. E neanche imprecisa, per la verità. Semplicemente non sai dare una risposta. Tipo che ero in uno di quegli uffici postali dove ti fai due palle come due cocomeri, a pagare un'innocua bolletta e c’era una ragazza giovane, con una bambina piccola. Una bambina di circa tre o quattro anni che evidentemente doveva aver rivolto alla madre una domanda fondamentale e alla quale la madre non sapeva rispondere. La bimba però insisteva: “Perché mamma, perché?” E la mamma: “Non lo so, Giulia…” e intanto si districava fra fogli e ricevute. Ma i bimbi, si sa, sono insistenti: “Perché mamma, perché?” Allora la madre, vista la sua assoluta incapacità nel fornire una risposta adeguata, ha pensato bene di tirarmi in mezzo: “Non lo so, Giulia…vallo a chiedere alla signora perché…” Allora…prima di tutto, “signora”, ci chiami quella maledetta ciabattona di tua madre, tua nonna, o chi cazzo vuoi tu. A me “signora” non lo dici. Intanto. E poi chi ti dice che io abbia la risposta ad un quesito che si preannuncia irrisolvibile? Ed infatti: “Signora senti…(arridagli con sto cazzo di “signora”…ma lei aveva quattro anni…sorvoliamo)…senti signora…perché Ello Chitti non ha la bocca?” Ma che domanda è? Chi cazzo è Ello Chitti? Che ne so perché non ha la bocca. Evidentemente per impedirle di dire delle cazzate. Che detto tra noi, sarebbe un’ottima trovata per gran parte del genere umano. Ma non era questo che la bimba si aspettava…per cui mi sono sforzato di trovare una risposta più consona: “Eh….non ha la bocca perché è piccola. Quando diventa grande le spunta la bocca e tutti i denti.” Pare che la bimba si sia un po’ rassicurata, da questa mia risposta: “Davvero?” mi ha chiesto. “Certo Giulia” ho detto io. E la madre: “Visto? Te lo dicevo che la signora lo sapeva.” Ma il punto non è se io lo sapevo o meno. Il punto è: cosa metti a fare al mondo dei figli, se poi non gli sai spiegare perché Ello Chitti non ha la bocca? Si deve esser pronti, per domande del genere..che è troppo facile poi dire: “vallo a chiedere alla signora”. Prima ci si informa e poi si tromba. Eh.

domenica 20 luglio 2008

Vorrei essere...

Io ho una fantasia ricorrente..no no..non sessuale... il titolo della fantasia è: “Una settimana da genio”. Praticamente, ci sono io e poi c’è questa settimana intera in cui io posso scegliere di essere tutte le persone che voglio. Viventi e non. Però queste persone mica son sfigate come me…no...queste persone sono dei geni. Ed io posso decidere di essere ognuno di loro. Tipo, che ne so..ti svegli il lunedì mattina della tua settimana da genio e decidi che vuoi suonare il violino come Paganini. Allora vai da un venditore di violini e gli dici: “Salve. Vorrei un violino. Sa…sono un genio..lei capisce, vero?” E cominci a suonare. Ma così tanto bene che la gente dice: “Cazzo che brava che è sta tizia! Sembra Paganini.” Oppure decidi di cantare come la Callas…allora non fai altro che aprire la bocca e cantare. Senza nessuno sforzo. Oppure ti va di dipingere come Giotto, o ballare come Carla Fracci , o giocare a pallone come Maradona. O semplicemente soltanto pensare..come Einstein. O forse ti va di nuotare..come Esther Williams..essere bella come lei e camminare come lei, in quel film di cui non ricordo il titolo. E ti fai una passeggiata. Camminando proprio in quel modo lì. Poi ti siedi e pensi. Pensi a chi vorresti essere ancora, prima che la tua settimana finisca.

domenica 13 luglio 2008

Sìessai

A me fa tristezza sta cosa della ragazza trovata morta in Spagna. Non lo so…è come se fossimo tutti là che si aspettava. Tutti in attesa del nuovo giallo estivo, da consumarsi sotto l’ombrellone con un mojito in mano. Siamo gente che ha bisogno di consumare. Sempre e comunque. Che siano le tette al vento della velina di turno, o i fatti di cronaca, meglio se di sangue. E poi si dicono cose tipo: “eh..ma cosa si aspettava…”, “eh..questi giovani che si sballano e fanno sesso…”, “secondo me è stato il maggiordomo…”. E’ come se i nostri sensi fossero finalmente appagati…ed è come se provassimo pietà per una persona morta, solo per sentirci meno in colpa. Fra uno schema del sudoku e un costume all’ultima moda. Aspettando la prossima serie di “siessai”. (che tra l'altro fa anche schifo)
Che poi, forse, non è neanche vero….ma chi se ne frega, a me fa tristezza lo stesso.

lunedì 7 luglio 2008

Grazie Alessandro.

Grazie. Grazie per avermi fatto conoscere Stefano Benni. Grazie per avermi consigliato "Achille Piè Veloce". Mi hai fatto innamorare di lui. La Compagnia dei Celestini, Saltatempo, Margherita Dolcevita, Bar Sport Duemila... non c'è uno solo di questi titoli che non meriti di essere letto e riletto. Un grande autore, uno dei pochi che riesce a mantenere ironia e provocazione senza scadere nella volgarità. Un mito, un autentico cantastorie che ha il magico potere di trasportarti in mondi assolutamente folli ed imprevedibili.
Grazie davvero.

Ps: per sapere chi è Alessandro cliccare su Lesandro's nell'home page del mio blog.

sabato 5 luglio 2008

Mi dissocio da Siena

Alla tele nei giorni scorsi ho sentito parlare parecchio del palio di Siena. Io avrei una proposta: nel caso che un cavallo si dovesse azzoppare e dovesse essere abbattuto, proporrei di abbattere insieme a lui, anche il fantino e tutti i contradaioli che la povera bestia rappresenta. Credo che eliminando, sia pure in maniera graduale tutti i senesi, sia l’unico modo per far cessare una volta per tutte, questa incivile buffonata.

p.s. se commenti, evita per favore di parlare di tradizione e blablabla. O mi dai ragione, o mi mandi affanculo. Che altro non c’è da dire, su questa cosa.

venerdì 27 giugno 2008

Omaggio al cinema

Non potevano mancare alcuni fotogrammi dei film che amo di più. Ovviamente ci sarebbe da aprire un blog a parte per parlare di tutti i film che mi piacciono, però magari dedicherò spazio ad alcune recensioni dei film che mi ha fatto ridere, piangere e riflettere.
Buonanotte.

mercoledì 25 giugno 2008

Il Signore anziano ma non troppo...



La casa di mia nonna si trova in una piccola strada. Una piccola strada che in fondo c'ha una fontana e gli uffici tecnici della Mirella(dove confeziona marmellata e prepara torte emiliane) . In questa piccola strada ci abitano mia nonna ed altre persone. Ma non tutti nella stessa casa eh...ognuno nella propria. I miei vicini sono nell'ordine: a destra nessuno...c'è una casa vuota ed ogni tanto un tale viene a ritirare la posta. A sinistra ci abita un signore anziano. Non tanto, anziano...però anziano. Capito? Bene. Questo signore non tanto anziano (però anziano) vive da solo. E' vedovo da parecchi anni e vive da solo. C'ha anche un figlio, questo signore (non tanto) anziano..solo che questo figlio si vede poco. Io mica lo so come si chiama questo signore anziano...o meglio...non so come si chiama di nome perchè in paese lo hanno sempre chiamato Bratta. A volte sento che questo signore anziano, parla da solo. Lo sento perchè la sua cucina combacia con la mia. E lui parla...si racconta le cose, si dice cosa si preparerà da mangiare....che poi credo sia normale che parli da solo...vive da solo..con chi deve parlare? Anch'io vivo da sola(anzi vivo con due ragazze ma a volte sono sola per giorni interi) per dire...però non parlo da sola. Una volta ci ho provato anche, a parlare da sola....ma sapevo in anticipo quello che mi volevo dire e non era bello. Era come se di un film, ti raccontano chi è l'assassino mentre sei a fare il biglietto. Una volta è venuta pure l'ambulanza, da questo signore anziano...che lui non stava bene. E insieme all'ambulanza è arrivato anche il figlio. Poi però il signore anziano si è sentito meglio e l'ambulanza è andata via. Poi è andato via anche il figlio. E lui è rimasto di nuovo solo. Io notavo che tutti i giorni, questo signore anziano esciva. Sempre alla solita ora. Tipo verso le 14. Usciva. E io mi dicevo: "ma dove va, tutti i giorni a quest'ora...che mica lavora, questo signore anziano qua..." Poi è successo che son passata dal baretto del paese tipo verso le 14,30 e questo signore anziano era seduto su una panchina insieme ad una signora anziana pure lei, coi capelli turchini. Parlavano a bassa voce e sorridevano...si guardavano negli occhi e si tenevano la mano. Io ho preso un gelato e mi sono sentita come quando ricevi una buona notizia.

sabato 21 giugno 2008

Sognare gatti...


Un post sui sogni? Si, perchè è piuttosto difficile che i miei sogni non contengano sangue, avventure rocambolesche e spionaggio. Qualche tempo fa parlando con Chiara dei miei sogni splatter ho pensato che la passione che ho per Tarantino si traduce in sogni che farebbero invidia alle ragazze di Death Proof e Planet Terror. Questa notte però ho sognato tantissimi piccoli gatti. Non so da dove venissero perchè le mie gatte sono sterilizzate ma credo che si trovassero davanti alla porta di casa di mia nonna. Saranno stati una quindicina. Grigi, neri, bianchi, macchiati. Tanti piccoli batuffoli di pelo sgambettanti. Ogni gattino aveva un cestino personale, e dentro al cestino c'era un personalissimo e bizzarro pedigree (ma i gatti hanno il pedigree?). Ricordo benissimo alcuni nomi assegnati da chissachì a questi piccoli felini domestici: Marco Antonio Pio, Nerone Maschio Marzio, Antonio Maria, Leone Felix, Mario Claudietto A Chiazze( ??) ecc...Dopo aver letto questo nomi ricordo che cercavo di "catalogare"in qualche modo questi gattini che intanto avevano già perlustrato metà paese(ok, il paese di mia nonna è piccolo, ma cercare 15 gatti dai nomi imperiali può diventare piuttosto faticoso)e ricordo che le donne del paese(la Renata e la Pia) mi avevano anche regalato un libro su come allevare i gatti con la promessa che gliene avrei regalati due. E poi mia nonna, era seduta sulla panca di legno, col suo grembiule colorato pieno di coltellini svizzeri e caramelle per bambini cresciuti un po' troppo. Aveva in braccio un gattino grigio perla e lo accarezzava coi suoi occhi azzurri e le sue mani nodose e mi diceva " Prendimi quello bianco e nero, assomiglia a Benito". Io sapevo che voleva quello e lo avevo già messo dentro al cestino. Poi mi sono svegliata, ma mi è rimasta addosso la nostalgia di mia nonna.

mercoledì 18 giugno 2008

Mi fa schifo sex and the city!

Forse sarò una giovane donna atipica, forse sarò poco attuale, poco fashion, poco pettegola, poco attenta al tacco in tinta con la borsetta ma camminando per le vie di Roma e di Napoli mi sono resa conto che in quasi tutti i cinema multisala e non la locandina di questo film occhieggia e ammicca alle donnine che passano con in una mano una busta di Zara e nell'altra una borsa che vorrebbe tanto tanto essere originale ma che nella maggior parte di casi è una copia contraffatta di una Vuitton o di una Prada. Ebbene, sono forse l'unica che trova questo film e l'annessa serie televisa così evidentemente banale e irritante? Non ho mai amato questo genere di filmetti rosa americani dove le donne sculettano piangendo per un'unghia rotta ma fortunatamente il Signor Sky o chi per lui aveva destinato il magico mondo di un gruppo di donne ricchissime e fighissime ad un pubblico che pagasse un esoso contributo o che facesse un uso improprio del peer to peer ma adesso è troppo!Eh no! Trailer, spot, incassi da record. Mi ha innervosito oltremodo sapere che questo film ha superato il mitico Harrison Ford che avrà anche sessanta e passa anni ma è sempre un gran figo e Il Divo, un film che magari è stato tolto dalle sale per far posto a queste 4 sgallettate in minigonna. Cazzo donne, svegliatevi!

giovedì 5 giugno 2008

Qualche giorno di pausa...

Comunico ai miei numerosissimi lettori( ho ricevuto ben 17 visite da quando ho aperto il blog :D) che passerò qualche giorno a Napoli. A presto!

Dimenticavo: vi lascio un piccolo pezzo di un film che amo. Perchè? Perchè vale la pena guardarlo.

"Un'intera generazione che pompa benzina, che serve ai tavoli, o schiavi con i colletti bianchi. La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti; fare lavori che odiamo comprare cose che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo uno scopo né un posto. Non abbiamo la Grande Guerra, né la Grande Depressione. La nostra Grande Guerra è quella spirituale, la nostra Grande Depressione è la nostra VITA. Siamo cresciuti con la televisione, che ci ha convinti che saremmo diventati miliardari, divi del cinema, rock stars. MA NON E' COSI'!!! e lentamente lo stiamo imparando, e ne abbiamo veramente le palle piene!!!"

Tyler Durden- Fight Club

martedì 3 giugno 2008

Parigi


Parigi è una metropoli.
A Parigi c'è tutto.
Pullula di monumenti, di storia.
Ma pullula anche di moda, di bellezza, di alberghi lussuosi e ristoranti che fanno girare la testa.
Nella stessa strada di Parigi puoi mangiare le ostriche, ma trovi anche il Kebab, il Sushi,i Bagel o il cous-cous.
Puoi prendere il metrò con un uomo d'affari, una signora che è appena uscita da
una boutique di lusso e un clochard allo stesso tempo. A Parigi può piovere a dirotto ma dopo 5 minuti esce il sole.
Parigi è sempre illuminata la sera.
Parigi è tranquilla, ma Parigi è anche pulsante.
Parigi è centro e periferia assieme, senza quel distacco tipico di metropoli nostrane, come Roma.
Parigi è banlieu dove neri,bianchi, ebrei, mussulmani e parigini convivono in un melange di cultura, abitudini ed usanze.
Parigi è vedere coppie miste senza che queste possano suscitare la benchè minima attenzione da parte dei parigini.
Parigi è vedere passeggiare, pranzare, amoreggiare bianchi, neri,omosessuali e mulatti come se fosse qualcosa di assolutamente quotidiano e normale.
Parigi è chioschetti che vendono crepés aux jambon et fromage o sucre et Nutella.
Parigi è kebab, giros, entrecote et nuovelle cousine.
Parigi è quartieri pieni di studenti della Sorbonne ed artisti di strada.
Parigi è una Tour Eiffel bella da mozzare il fiato, è musei dove puoi ammirare quadri che hai sempre visto soltanto sui libri di scuola.
Parigi è grandi cabaret come il Moulin Rouge, ma anche le Chat Noir o piccoli teatri di quartiere.
Parigi è Place du Tertre, dove artisti di strada dipingono ritratti a turisti desiderosi mettere nella valigia un pezzo di vita parigina.
E' caffè aperti a tutte le ore, è mezzi di trasporto efficentissimi, è quartieri che non dormono mai, è negozi dove si può comprare una calza sola e atelier in cui non puoi entrare se non hai una American Express Gold.
E' bella, bella da rimanere nel cuore per sempre.


venerdì 30 maggio 2008


NEL CASSETTO DELLA MEMORIA

Ci sono cose nella vita che nessuno scorderà mai.
Non sto parlando del primo bacio, del primo amore o cose simili, ma di cose che si sono imparate a memoria volontariamente o meno soprattutto quando si era bambini e si prestava veramente attenzione quando una cosa ci attirava.


Se vi dicessi: "Sotto il ponte di Baracca c'è Pierin che fa la cacca, la fa dura dura dura. Il dottore la misura. La misura è 33: e-sci fuo-ri pro-prio te!" oppure "Macchinina rossa rossa dove vai? E quanti chilometri farai?" Vi dicono niente? E sono sicura che non usate le conte molto spesso...
"La bella lavanderina che lava i fazzoletti, per i poveretti della città. Fai un salto, fanne un altro. Fai la giravolta, falla un'altra volta. Guarda in su. Guarda in giù. Dai un bacio a chi vuoi tu!" e con le filastrocche vi potrei stupire (c'è la povera cieca caduta nel pozzo, Girotondo, ecc.)
"Gira gira gira, scegli Rotowash!" per citare una pubblicità
"Sembra talco ma non è, serve a darti l'allegria. Se l'annusi o lo respiri ti da subito l'allegria. CoroCoroPollon!" che non è la canzoncina degli spacciatori, ma una frase di Pollon

Potrei citarvi date di compleanni di persone che facevano le elementari con me, numeri di targhe di macchine ormai rottamate da secoli, numeri di telefono che non uso più... (non chiedetemi cose più recenti perchè per quelli sono un disastro)
A pensarci bene dovrei chiedere un ripasso anche delle fiabe/favole più famose alla bimba di una mia amica perchè di alcune ricordo i personaggi ma non come vanno a finire.

E voi come siete messi a filastrocche, conte, ecc.? Giocavate anche voi a "1,2,3... Stella!", "L'orologio di Milano fa TIC TAC", "Strega comanda color...", "Passa un treno carico carico di...", "Muro", "Palla prigioniera", "Moscacieca"?

Che voglia di giocare a nascondino... qualcuno gioca con me? Però non conto io per prima! ^__^

IO TI AMO

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà
di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempierà l'universo.

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l'incanto
di un tuo solo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni.

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando l'estate
per il caldo non dormi.
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo

da "Ballate" di Stefano Benni

mercoledì 28 maggio 2008

martedì 27 maggio 2008

BUONA SERA BLOGGERS!

Mi chiedo, (sì perché io ho sempre qualcosa su cui interrogarmi…)

Stavo dicendo… Mi chiedo: perché dire la verità nei blog?

Qui possiamo essere chi vogliamo nel modo in cui riteniamo ci appaghi di più!

La verità é noiosa, non interessa a nessuno.

Io leggo i profili:

3 cose sì 3 cose no….

Son tutte le stesse.

Sì all’amore, alla bellezza, all’amicizia

No ai 7 vizi capitali

Dello spazio “ mi descrivo”cosa aggiungere?

Gente, io ho sempre sostenuto che l’Italia è un paese d’artisti e creativi!

A volte mi domando quante zampe abbiamo, è difficile capirlo dalle foto.

Però siamo messi bene a tette, culi e bicipiti...

Dio vi benedica!

Si! Il mondo parla male di noi digilanders, perché forse non sa che abbiamo contribuito all’aumento del prodotto interno lordo.

Abbiamo anche creato migliaia di posti lavoro.

Pensate a quanti attori e fotografi hanno trovato lavoro, per far fronte a così tanta richiesta di foto soft/hard.

Sarà stato questo il motivo per il quale Rocco e Schicchi hanno voltato pagina con Eva(...e le sue voglie)?

Come pure le centinaia di moderatori che vigilano da mattina a sera nelle Chat.

Al diavolo tutto, compreso i finti preamboli e i falsi sorrisi.

Anche se il tempo va avanti, tutto mi riconduce a, quando ero ragazzina. Tutto mi riporta alla famosa frase:

“O me la dai … o scendi”

Dio che bei tempi quelli!

Preciso per mio padre…io non la davo...

Io visito i blog,leggendo azzardo:

questo Tipo studia-questo Tizio legge-questo Sempronio scrive-questo Caio pensa-

Questo Ganzo… fa sesso!Sospirando ripenso beato lui/lei.

Ma si!

Non siamo forse tutti figli della stessa terra?

Le tentazioni non conoscono ne Alba,ne Tramonto [silviapensiero]

La chiave di lettura non risiede nel capire chi mente e chi dice il vero.

La chiave é data dalle emozioni che il tuo interlocutore riesce a trasmettere.

Qualcuno di voi sa darmene molte.

lunedì 26 maggio 2008

Un test per iniziare...

se fossi un mese sarei... MAGGIO. se fossi un giorno della settimana sarei...DOMENICA un orario del giorno sarei..IL TRAMONTO se fossi un pianeta sarei... VENERE (ovvio) se fossi un animale marino sarei... UN PESCE PAGLIACCIO se fossi una direzione sarei...VERSO SUD se fossi un articolo di arredamento sarei... DIVANO se fossi un peccato sarei... GOLA se fossi un albero sarei... CILIEGIO se fossi un uccello sarei...UN GABBIANO se fossi uno strumento musicale sarei... LA CHITARRA se fossi un animale sarei... UNA GATTA se fossi un colore sarei... GRIGIO se fossi un'emozione sarei... ENTUSIASMO se fossi una verdura sarei.UN POMODOROse fossi un suono sarei... IL RUMORE DEL MARE se fossi un elemento sarei...ORO se fossi una macchina sarei... UNA GOLF se fossi una canzone sarei..I AM THE PASSENGER se fossi un film sarei..KILL BILL se fossi un libro sarei...IL SIGNORE DEGLI ANELLI se fossi un cibo sarei... UN TIRAMISU' se fossi una città sarei... GENOVA se fossi un materiale sarei... CARTA se fossi un sapore sarei... AGRODOLCE se fossi un profumo sarei...CIOCCOLATO se fossi una parola sarei......TESTARDA se fossi un oggetto sarei...UNA PENNA se fossi il personaggio di un cartone sarei..LAMU' se fossi una forma sarei... un TRIANGOLO se fossi un numero sarei... 2 se fossi un poeta sarei...MONTALE se fossi un dolce sarei...UNA BARRETTA DI CIOCCOLATO FONDENTE se fossi un gusto di gelato sarei... CANNELLA se fossi un peluche sarei... UN ORSETTO se fossi Dio sarei...CAUTA se fossi un cane sarei... UN METICCIO se fossi un gatto sarei... SORNIONE se fosse tardi sarebbe... UN PECCATO.

Ci riprovo.

Ennesimo tentativo da parte della sottoscritta. Ce la farò? Vedremo.
Intanto benvenuti nel mio Blog.