venerdì 28 agosto 2009

Questione di punti di vista.

Dove lavoro è arrivata da qualche mese una ragazza di Aosta. L'ho vista per la prima volta al bar sotto all'ufficio. Strizzata in un paio di jeans aderenti indossava un paio di scarpe col tacco e una camicetta aderente. Molto carina. Sexy. Fisico asciutto e longilineo, di quelli che per dirla tutta io non riuscirò mai ad ottenere.
L'ho sempre guardata sfoggiare abitini aderenti alla Audrey Hapburn, guardandola con un po'di invidia per quel modo di portare i vestiti. Poi ci siamo presentate e abbiamo chiacchierato un po'. O per dirla tutta, ha chiacchierato da sola. Dopo nemmeno cinque minuti ho capito che ha un cervello proporzionato al peso corporeo, e forse anche meno. Louise Vuitton, colleziono borse da 500 euro, mia mamma non vuole che dico le parolacce, non posso nemmeno dire li mortacci tua, sai io vivo ad Aosta ma ho casa anche a Milano, sai poi Louis Vuitton fa borse di plastica ma cosa vuoi son sempre di Vuitton, mia mamma mi dice che da quando vivo a Roma sono diventata una burina ahahahahahah, sai che prima facevo la responsabile del settore vendite di Max Mara e io queste cose le so, il mio fidanzato dice che posso lavorare anche part time perchè tanto non ci son problemi.
Io la guardavo e pensavo" Cazzo, sei completamente idiota" e mi sono sorpresa a pensare che da lontano la guardavo pensando a quanto fosse bella con quei vestiti addosso che la fasciavano. Peccato che il cervello non si possa fasciare in un vestito di Vuitton, forse sembrerebbe migliore...ma dopo tutto è solo plastica.

venerdì 21 agosto 2009

Diritti e doveri di una Silvia qualunque.

Oggi ho provato vergogna di me stessa. Perchè? Perchè gli Afghani sono andati a votare nonostante ci siano stati 73 attacchi in 15 province. Le vittime degli attacchi sono state 26 tra le quali sei ragazze di una stessa povera famiglia di Kandahar la cui casa è stata centrata da un razzo. Il ministero della Difesa ha reso noto che tra le vittime vi sono otto militari e che in totale gli incidenti registrati nella giornata di voto sono stati 135. Il ministro dell'Interno ha annunciato che sono rimasti uccisi anche «nove civili innocenti e nove agenti di polizia». Ma nonostante la paura, la gente si è messa in coda per eleggere il nuovo presidente del Paese.
Gli Afghani sono andati a votare mettendo a repentaglio la propria vita, hanno votato per cambiare e forse migliorare il paese di cui sono cittadini. Sono andati a votare in 17 milioni. Lasciate che provi vergogna di me stessa. Non ho votato nelle ultime due elezioni governative, ho scelto di non votare rinunciando volontariamente e consapevolmente ad un mio diritto e dovere. Ho sbagliato ma ero troppo presa dalla mia insoddisfazione e stanchezza e rabbia e disgusto per la nostra casta. Ed invece avrei dovuto farlo, perchè porca puttana in Italia le donne possono votare solo dal 1946 e perchè il voto è uno dei pochi modi che abbiamo per decidere cosa sia democratico e cosa no. Ci ho rinunciato per mancanza di passione e per pigrizia. E oggi mentre pranzavo ho visto alcune donne afghane in tv, avvolte in un burqa azzurro, sembrano quasi fantasmi a guardarle da fuori. Eppure non lo sono. Hanno il potere di cambiare le cose e possono far sentire la propria voce attraverso il voto. Forse qui il fantasma sono io, anche se non indosso il burqa e non vengo minacciata di morte se decido di esprimere un voto che mi spetta di diritto.

Quindi si, lasciate che mi vergogni di me stessa.