venerdì 27 giugno 2008

Omaggio al cinema

Non potevano mancare alcuni fotogrammi dei film che amo di più. Ovviamente ci sarebbe da aprire un blog a parte per parlare di tutti i film che mi piacciono, però magari dedicherò spazio ad alcune recensioni dei film che mi ha fatto ridere, piangere e riflettere.
Buonanotte.

mercoledì 25 giugno 2008

Il Signore anziano ma non troppo...



La casa di mia nonna si trova in una piccola strada. Una piccola strada che in fondo c'ha una fontana e gli uffici tecnici della Mirella(dove confeziona marmellata e prepara torte emiliane) . In questa piccola strada ci abitano mia nonna ed altre persone. Ma non tutti nella stessa casa eh...ognuno nella propria. I miei vicini sono nell'ordine: a destra nessuno...c'è una casa vuota ed ogni tanto un tale viene a ritirare la posta. A sinistra ci abita un signore anziano. Non tanto, anziano...però anziano. Capito? Bene. Questo signore non tanto anziano (però anziano) vive da solo. E' vedovo da parecchi anni e vive da solo. C'ha anche un figlio, questo signore (non tanto) anziano..solo che questo figlio si vede poco. Io mica lo so come si chiama questo signore anziano...o meglio...non so come si chiama di nome perchè in paese lo hanno sempre chiamato Bratta. A volte sento che questo signore anziano, parla da solo. Lo sento perchè la sua cucina combacia con la mia. E lui parla...si racconta le cose, si dice cosa si preparerà da mangiare....che poi credo sia normale che parli da solo...vive da solo..con chi deve parlare? Anch'io vivo da sola(anzi vivo con due ragazze ma a volte sono sola per giorni interi) per dire...però non parlo da sola. Una volta ci ho provato anche, a parlare da sola....ma sapevo in anticipo quello che mi volevo dire e non era bello. Era come se di un film, ti raccontano chi è l'assassino mentre sei a fare il biglietto. Una volta è venuta pure l'ambulanza, da questo signore anziano...che lui non stava bene. E insieme all'ambulanza è arrivato anche il figlio. Poi però il signore anziano si è sentito meglio e l'ambulanza è andata via. Poi è andato via anche il figlio. E lui è rimasto di nuovo solo. Io notavo che tutti i giorni, questo signore anziano esciva. Sempre alla solita ora. Tipo verso le 14. Usciva. E io mi dicevo: "ma dove va, tutti i giorni a quest'ora...che mica lavora, questo signore anziano qua..." Poi è successo che son passata dal baretto del paese tipo verso le 14,30 e questo signore anziano era seduto su una panchina insieme ad una signora anziana pure lei, coi capelli turchini. Parlavano a bassa voce e sorridevano...si guardavano negli occhi e si tenevano la mano. Io ho preso un gelato e mi sono sentita come quando ricevi una buona notizia.

sabato 21 giugno 2008

Sognare gatti...


Un post sui sogni? Si, perchè è piuttosto difficile che i miei sogni non contengano sangue, avventure rocambolesche e spionaggio. Qualche tempo fa parlando con Chiara dei miei sogni splatter ho pensato che la passione che ho per Tarantino si traduce in sogni che farebbero invidia alle ragazze di Death Proof e Planet Terror. Questa notte però ho sognato tantissimi piccoli gatti. Non so da dove venissero perchè le mie gatte sono sterilizzate ma credo che si trovassero davanti alla porta di casa di mia nonna. Saranno stati una quindicina. Grigi, neri, bianchi, macchiati. Tanti piccoli batuffoli di pelo sgambettanti. Ogni gattino aveva un cestino personale, e dentro al cestino c'era un personalissimo e bizzarro pedigree (ma i gatti hanno il pedigree?). Ricordo benissimo alcuni nomi assegnati da chissachì a questi piccoli felini domestici: Marco Antonio Pio, Nerone Maschio Marzio, Antonio Maria, Leone Felix, Mario Claudietto A Chiazze( ??) ecc...Dopo aver letto questo nomi ricordo che cercavo di "catalogare"in qualche modo questi gattini che intanto avevano già perlustrato metà paese(ok, il paese di mia nonna è piccolo, ma cercare 15 gatti dai nomi imperiali può diventare piuttosto faticoso)e ricordo che le donne del paese(la Renata e la Pia) mi avevano anche regalato un libro su come allevare i gatti con la promessa che gliene avrei regalati due. E poi mia nonna, era seduta sulla panca di legno, col suo grembiule colorato pieno di coltellini svizzeri e caramelle per bambini cresciuti un po' troppo. Aveva in braccio un gattino grigio perla e lo accarezzava coi suoi occhi azzurri e le sue mani nodose e mi diceva " Prendimi quello bianco e nero, assomiglia a Benito". Io sapevo che voleva quello e lo avevo già messo dentro al cestino. Poi mi sono svegliata, ma mi è rimasta addosso la nostalgia di mia nonna.

mercoledì 18 giugno 2008

Mi fa schifo sex and the city!

Forse sarò una giovane donna atipica, forse sarò poco attuale, poco fashion, poco pettegola, poco attenta al tacco in tinta con la borsetta ma camminando per le vie di Roma e di Napoli mi sono resa conto che in quasi tutti i cinema multisala e non la locandina di questo film occhieggia e ammicca alle donnine che passano con in una mano una busta di Zara e nell'altra una borsa che vorrebbe tanto tanto essere originale ma che nella maggior parte di casi è una copia contraffatta di una Vuitton o di una Prada. Ebbene, sono forse l'unica che trova questo film e l'annessa serie televisa così evidentemente banale e irritante? Non ho mai amato questo genere di filmetti rosa americani dove le donne sculettano piangendo per un'unghia rotta ma fortunatamente il Signor Sky o chi per lui aveva destinato il magico mondo di un gruppo di donne ricchissime e fighissime ad un pubblico che pagasse un esoso contributo o che facesse un uso improprio del peer to peer ma adesso è troppo!Eh no! Trailer, spot, incassi da record. Mi ha innervosito oltremodo sapere che questo film ha superato il mitico Harrison Ford che avrà anche sessanta e passa anni ma è sempre un gran figo e Il Divo, un film che magari è stato tolto dalle sale per far posto a queste 4 sgallettate in minigonna. Cazzo donne, svegliatevi!

giovedì 5 giugno 2008

Qualche giorno di pausa...

Comunico ai miei numerosissimi lettori( ho ricevuto ben 17 visite da quando ho aperto il blog :D) che passerò qualche giorno a Napoli. A presto!

Dimenticavo: vi lascio un piccolo pezzo di un film che amo. Perchè? Perchè vale la pena guardarlo.

"Un'intera generazione che pompa benzina, che serve ai tavoli, o schiavi con i colletti bianchi. La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti; fare lavori che odiamo comprare cose che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo uno scopo né un posto. Non abbiamo la Grande Guerra, né la Grande Depressione. La nostra Grande Guerra è quella spirituale, la nostra Grande Depressione è la nostra VITA. Siamo cresciuti con la televisione, che ci ha convinti che saremmo diventati miliardari, divi del cinema, rock stars. MA NON E' COSI'!!! e lentamente lo stiamo imparando, e ne abbiamo veramente le palle piene!!!"

Tyler Durden- Fight Club

martedì 3 giugno 2008

Parigi


Parigi è una metropoli.
A Parigi c'è tutto.
Pullula di monumenti, di storia.
Ma pullula anche di moda, di bellezza, di alberghi lussuosi e ristoranti che fanno girare la testa.
Nella stessa strada di Parigi puoi mangiare le ostriche, ma trovi anche il Kebab, il Sushi,i Bagel o il cous-cous.
Puoi prendere il metrò con un uomo d'affari, una signora che è appena uscita da
una boutique di lusso e un clochard allo stesso tempo. A Parigi può piovere a dirotto ma dopo 5 minuti esce il sole.
Parigi è sempre illuminata la sera.
Parigi è tranquilla, ma Parigi è anche pulsante.
Parigi è centro e periferia assieme, senza quel distacco tipico di metropoli nostrane, come Roma.
Parigi è banlieu dove neri,bianchi, ebrei, mussulmani e parigini convivono in un melange di cultura, abitudini ed usanze.
Parigi è vedere coppie miste senza che queste possano suscitare la benchè minima attenzione da parte dei parigini.
Parigi è vedere passeggiare, pranzare, amoreggiare bianchi, neri,omosessuali e mulatti come se fosse qualcosa di assolutamente quotidiano e normale.
Parigi è chioschetti che vendono crepés aux jambon et fromage o sucre et Nutella.
Parigi è kebab, giros, entrecote et nuovelle cousine.
Parigi è quartieri pieni di studenti della Sorbonne ed artisti di strada.
Parigi è una Tour Eiffel bella da mozzare il fiato, è musei dove puoi ammirare quadri che hai sempre visto soltanto sui libri di scuola.
Parigi è grandi cabaret come il Moulin Rouge, ma anche le Chat Noir o piccoli teatri di quartiere.
Parigi è Place du Tertre, dove artisti di strada dipingono ritratti a turisti desiderosi mettere nella valigia un pezzo di vita parigina.
E' caffè aperti a tutte le ore, è mezzi di trasporto efficentissimi, è quartieri che non dormono mai, è negozi dove si può comprare una calza sola e atelier in cui non puoi entrare se non hai una American Express Gold.
E' bella, bella da rimanere nel cuore per sempre.