venerdì 23 luglio 2010

E se non avessi più nulla da scrivere?

Non scrivo da un bel po'. Non perchè non mi accada nulla che valga la pena essere raccontato ma perchè forse non ho più bisogno di scrivere. Eppure ora lo sto facendo. Ma lo sto facendo perchè mi annoio o perchè ho davvero qualcosa da dire?
Non importa la motivazione dopotutto, sto scrivendo e va bene così. Dopotutto questo è un diario on line e non ci si dovrebbe chiedere perchè si scrive. Si scrive per un sacco di ragioni diverse e io lo sto facendo perchè non lo facevo da mesi e perchè Emanuele non c'è. E' a Napoli e stasera lo raggiungo. Mi manca. Mi manca perchè senza di lui la mia presenza a Roma è quasi del tutto inutile. E questa città mi è diventata stretta. Mi soffoca. Non c'è il mare, non c'è mia sorella, non c'è un cazzo.
Come non c'è un cazzo?E' Roma!E' la capitale!!!E allora? Cosa c'è qui di mio?
C'è una stanza che pago troppo, in un quartiere che non mi piace in una casa che non mi piace e che divido con gente che non mi piace.
C'è Emanuele, e c'è la mia gatta Lulù. Ma loro ci sarebbero anche se non fossimo a Roma. Quindi che sto a fare qui?Stasera lo raggiungo, l'ho già detto?Sì. Ma lo raggiungo perchè mi manca e ho già detto anche questo. E lo raggiungo perchè non voglio stare in questa casa con gente a cui non ho nulla da dire. I rapporti di "coinquilinaggio"come li chiamo io sono destinati a deteriorarsi col tempo. L'ho notato, è una costante. Si parte pieni di buone intenzioni, di vitalità, di voglia di conoscersi e fare amicizia e si finisce col pensare"questo è completamente idiota" oppure"cazzo ma perchè non te ne vai?". Probabilmente loro penseranno lo stesso di me, e la cosa triste è che non me ne frega niente. Vivere con estranei mi rende fredda e cinica e detesto questa cosa. Voglio una casetta mia e di Emanuele, un monolocale, un seminterrato, un garage...un box auto!Ma che sia nostro e basta. Voglio rientrare a casa e mettermi in mutande senza pensare"oddio che palle non posso". Voglio la cucina pulita, il bagno profumato, le piastrelle senza ditate, voglio i miei capelli nella doccia e non quelli di qualcun'altro. Voglio dormire con la porta aperta e fare l'amore per terra se mi va. Senza pensare che qualcuno potrebbe vederci sentirci e ridere di noi.
Voglio andarmene da Roma e dire addio a questa città dove una casa a Monti Tiburtini costa 1400 in nero.
Basta!

2 commenti:

Lesandro ha detto...

voglio voglio voglio! perche' non ci metti pure che vuoi vincere al superenalotto?
sto invecchiando a vista d'occhio...

*Si* ha detto...

magari possono sembrare capricci, ma anche tu..non vorresti un sacco di cose?