Strano titolo per un post. Eppure mi sembra adatto per descrivere ciò che voglio dire questa sera. Non siete abituati ad una Silvia in versione malinconica ma questa sera invece mi sento proprio così. Malinconica. Perchè? Perchè domenica si sposa il mio ex ragazzo. Fabrizio. Nove anni di storia d'amore e circa ventidue di amicizia vera e di risate e guai e esperienze e vizi proibiti scoperti assieme. Ci conosciamo da quando eravamo due bambini che litigavano per chi dovesse fare la parte della guardia e chi del ladro, da quando eravamo tutt'uno col sellino della bicicletta. Abbiamo fatto troppe cose assieme, che non potrei elencare nemmeno se mi mettessi qui d'impegno a cercare di ricordare 20 estati ed altrettanti inverni della mia vita. E poi ci siamo innamorati. A 15 anni e qualche mese mi sono innamorata di questo ragazzo romano, che vedevo solo nelle vacanze e a cui pensavo spesso. E lui mi ha ricambiato con la passione tipica dei quindicenni, in cui non esistono progetti e scadenze ma solo dichiarazioni d'amore eterne e totalitarie, che includono frasi come "ti amerò per sempre" e "senza di te morirò". Abbiamo aspettato che arrivasse il suo diploma ed è venuto a vivere con me, in casa mia. Un anno bellissimo, il mio anno della maturità. Ricordo che veniva a prendermi a scuola con la sua Clio, e mi sembrava bellissimo coi suoi capelli corti e i jeans attillati. E dopo il diploma, finalmente a Roma. Per vivere una storia d'amore non più fatta di distanze, attese, treni, vacanze estive e natalizie dai giorni contati e dagli addii tristi e disperati. Forse proprio Roma ha dato inizio alla fine della nostra storia. Alti e bassi, piccoli screzi, ruotine, noia e piccole scappatelle da parte di entrambi, eppure sempre assieme...nonostante tutto. Poi arriva Elena e Fabrizio mi lascia, sono quasi sollevata. Sono mesi che non va più, non si fa l'amore, non si ride, non si ha più voglia di stare assieme...e io ho conosciuto Emanuele e ho capito di non amarlo più.
E ora? Si sposa. Con Elena. Domenica. Vorrei poter essere lì con lui, poter essere al suo matrimonio e poter augurargli con tutto il cuore di essere felice accanto a lei. Vorrei poter guardarlo mentre pronuncia il suo Sì, il Sì più importante della sua vita, quello che cambierà tutto e che renderà tutto maledettamente serio. Forse sposarsi è un po' come tornare quindicenni, quando dici "Ti amerò per sempre" e lo pensi con tutto te stesso e con la forza dei tuoi quindici anni. Forse si torna bambini e quel sì pronunciato davanti a Dio e davanti a tutti i tuoi parenti è un Sì totalitario ed eterno. Non lo so, però vorrei poterci essere.
Auguri Fabrizio. Sii felice.
Nessun commento:
Posta un commento